venerdì 30 ottobre 2009

Gasparri e trans: non è lui chiappe d'oro


A chi non è mai successo di perdersi la sera nell’intricato labirinto della rete viaria romana? L’illuminazione e la segnaletica poi... sappiamo in che condizioni versano!
Credo che tutti convengano che, trovandosi senza punti di riferimento, l’istinto sia di dirigersi verso un luogo illuminato e frequentato: il fatto che la luce provenga da piccoli falò dentro vecchi bidoni non può certo indurre a pensare che si tratti di una strada frequentata da prostituti e transessuali!
Era già successo al povero Sircana, lapidato moralmente sulla pubblica piazza per avere chiesto informazioni stradali a una persona sconveniente. Il caso volle che in quel momento, ci fosse un fotografo pronto a testimoniare lo scarso senso di orientamento del senatore (poverino, avesse visto che c’era anche un fotografo! Avrebbe potuto chiedere direttamente a lui).
Questa volta invece, un altro senatore con scarso senso di orientamento, ha avuto la fortuna di incontrare dei Carabinieri. Un po’ perché nel 1996 ancora non erano così diffusi i telefonini con videocamera tra le forze dell’ordine, un po’ perché il buon Gasparri ha subito chiarito l’equivoca posizione con l’appuntato (“lei non sa chi sono io”), la storia questa volta ha avuto un lieto fine.
Nonostante tutto, il povero Gasparri viene da giorni associato a quel fantomatico “chiappe d’oro”, nomignolo uscito fuori dalle testimonianze dalla band dei trans di Via Gradoli: un noto politico di centro destra, molto generoso per chi prestava particolari attenzioni per il suo latoB.
“Squallido vociare”, s’indigna giustamente il senatore.
Il Giornale di famiglia per la prima volta si cimenta nell’onorevole opera di difendere qualcuno dal “chiacchiericcio”. L’effetto, a dir la verità, è tragicomico: d’altronde, al Giornale sono nuovi in questo campo, e più avvezzi a trattare determinate materie con altra sensibilità.
Infatti c’è ancora qualcuno che insiste, ricordando per esempio che Gasparri ha vissuto in Via Gradoli.
Però, perché preoccuparsi: possiamo avere la testimonianza diretta dei Carabinieri di quella sera, per confermare che si trattava solo di una guida maldestra. Anzi, a questo punto la pretendiamo, per porre fine a queste insulse dicerie!
E visto che ci siamo consigliamo vivamente di provvedere all’installazione di un sistema GPS in tutte le macchine dei deputati e dei senatori della Repubblica, onde evitare nuovi grossolani errori dei parlamentari italiani, incredibilmente facili a trovarsi in situazioni “incresciose”.

Ps. Ci scusiamo per la foto del povero Gasparri che certo non rende grazia della sua persona, ma… sfido chiunque a trovarne una dove abbia una espressione decente! Attendiamo fiduciosi il servizio fotografico di Chi, con Gasparri e moglie felici, magari accompagnati dai carabinieri di quella sera e da noemi con il suo fidanzato (storico), per chiarire finalmente al pubblico ed elettorato italiano che Gasparri non frequenta trans!
Pss. Naturalmente il Corsera ha riportato fedelmente l’articolo del Giornale, senza cambiarne una virgola… sia mai che qualcuno in consiglio d’amministrazione protesti! Nei prossimi giorni potremmo godere di magnifici editoriali a firma di Battista, Della Loggia, Panebianco… una volta che le bozze saranno state correte da Feltri.

mercoledì 28 ottobre 2009

L'unità della sinistra e dell'opposizione oggi

Bersani è stato eletto segretario del PD e arrivano le prime, inevitabili conseguenze. Rutelli lascia il partito e forse si porta dietro qualcuno. Si torna a discute se aprire all'UDC piuttosto che tornare a dialogare con la sinistra, se cercare di acchiappare tutti oppure continuare sulla linea Veltroni (la barzelletta della vocazione maggioritaria). E si, perché anche il grande sconfitto è tornato a parlare, per mettere in guardia il nuovo segretario dal pericolo del ritorno a posizioni vicine al socialismo europeo: molto meglio indulgiare nell'inconsistenza di un progetto maggioritario suicida e lesionista per tutta l'opposizione!
Di contro, nello spazio lasciato a sinistra dall'avvento del PD, nascono numerose e speranzose federazioni e coalizioni di future formazioni di sinistra, pronte finalmente a superare le divisioni del passato. Così, troviamo Diliberto e Ferrero finalmente daccordo nel cambiare il nome della loro "Lista di rifondazione del comunismo e dei comunisti italiani con i consumatori uniti per la sinitra europa e italiana e la terza internazionale e il progressismo del socialismo 2000": con uno sforzo di sintesi senza precedenti sono arrivati a suggellare la nascità di una "federazione della sinistra di alternativa". Naturalmente questa sintesi ha comportato delle dolorose scissioni... ma stanno lavorando per il futuro.
Poi ci sono gli scissionisti della vecchia rifondazione, uniti con gli scissionisti dei vecchi DS, aggregati con tutto il partito dei Verdi in Italia (4 persone... tutti alti dirigenti) e la lista unitaria dei socialisti riuniti dopo le diaspore post tangentopoli... tutti insieme pronti a dar vita definitiva al progetto di Sinistra e Libertà.
Vendola continua anche a spingere per l'assemblea costituente... però!
Però, c'è il problema dei verdi separazionisti che vorrebbero comunque presentare un loro bel simbolo, sognando il successo degli altri partiti ecologisti eruopei.
Però, c'è il problema dei socialisti riuniti post diaspora, che si stanno preparando per rientrare nel PD di stampo bersaniano... poi alle brutte, possono sempre presentarsi da soli: sono sicuri di superare il Partito Comunista dei Lavoratori di Ferrando e se la giocano con la Sinistra Critica di Turigliatto.
Comunque alla fine SeL si farà... magari cercando di trattenere qualche verde con un astuto cambio di nome in Sinistra Ecologista Libertà. Ancora non è noto, se separati da virgola, trattino, smile o arcobaleno: sono state presentate 6 mozioni al riguardo.

Insomma, i militanti, gli elettori, i cittadini che vogliono opporsi alla degenerazione della società italiana, avranno l'imbarazzo della scelta.
Allora, che si fa?
Alla fine dei fatti, l'unico problema di un ipotetico centrosinistra italiano è la mancanza di una figura di leader come Berlusconi... ossia di qualcuno che sia in grado di organizzare in maniera decente il proprio campo politico: raccogliere informazioni con cui ricattare i suoi alleati in caso di problemi, controllare direttamente i media per manipolare le notizie e confondere i fatti, arruolare estremisti e capi popolo pronti a sbraitare violentemente (anche picchiare) pur di silenziare le critiche e le voci opposte.

Poi possiamo star qui a sollazzarci con disquisizioni di metodo o di linea, sul moderatismo o sull'estremismo di questo o quel personaggio, ma fin tanto che non si rompe il monopolio violento della destra e del suo padrone, staremo solo lottando per la difesa di una rappresentavità e di una libertà d'espressione meramente procedurale, che serve solo a giustificare una formalità democratica ormai ampiamente degradata.

mercoledì 21 ottobre 2009

LE PRIMARIE DEL PD

Peter Pan non lotta più ha venduto il suo pugnale,
Capitan Uncino manda Wandy a battere sul viale,
l'isola incantata è già stata lottizzata
e Alice nelle bottiglie cerca le sue meraviglie.

Paperino sta in catena e lavora di gran lena,
Paperina con passione vende baci a Paperone,
Qui, Quo, Qua sono andati via vanno a rischio dell'autonomia
e voi intellettuali ne avete già discusso
a che serve poi menarla con la storia del riflusso.

Don Chichotte non è contento ma lavora in un mulino a vento,
Ali-Babà e i quaranta ladroni hanno già vinto l'elezioni,
Hansel e Gretel hanno fondato una fabbrica di cioccolato
e Alice nelle bottiglie cerca le sue meraviglie.

Gli stivali delle sette leghe pagan bollo e assicurazione,
le scope delle streghe le ha abbattute l'aviazione,
Pollicino è nella CIA gli fan far la microspia
e voi intellettuali ne avete gia discusso
a che serve poi menarla con la storia del riflusso.

Cenerentola ha una Jaguar e un vestito molto fine,
ogni volta che c'è un principe leva scarpe e mutandine,
la matrigna vecchia arpia prende i soldi e li mette via.

E voi intellettuali non ne avete mai discusso
di come me torna l'onda alla fine del riflusso.





martedì 13 ottobre 2009

...e cade pure la madonna!

Per chi si ricorda il vecchio Stadio Olimpico la Madonna di Monte Mario ha un singificato in più.
Si stagliava al di sopra delle tribune e splendeva riflessa alla luce del sole.
Bè ieri, è caduta sotto i colpi incessanti del maltempo a simbolo forse dell'incuria nel quale versa la città di Roma. una situazione assurda è quella che vivono i romani, dove il traffico è raddoppiato e dove basta che cadano due gocce d'acqua e la città si impantana. Forse il sindaco troppo presto a presentare il nulla del nuovo stadio della Roma o a mettere fascisti o ex(?) fascisti nei posti cruciali delle aziende municipalizzate (vedi Ama), si dimentica del grandissimo problema della mobilità. Un problema grande e complesso che come per le altre cose fondamentali che servono per una città come Roma, rappresenta l'ennesimo simbolo di decadenza di questa giunta. Anzi una si. Le pistole ai vigili, così sparando sugli automobilisti si vuole risolvere il problema traffico?
Quello di ieri è l'esempio di come si fa presto a fare campagna elettorale e poi quando ci si trova al governo della città si lascia tutto inalterato o peggio. I fondi al X dipartimento (quello che si occupa delle potature e di liberare le fogne dalle foglie) sono stati drasticamente tagliati con la conseguenza che le potature degli alberi e la manutenzione di pulizia delle strade dalle foglie e l'otturazione dei tombini sono indietro da mesi, basta farsi un giro per le abbandonate periferie romane. L'acqua apre sempre di più l'asfalto della città provocando buche enormi che causano traffico alle prime gocce. O peggio. Come ieri, visto che una ragazza di 19 anni è stata travolta proprio da un albero caduto ed è morta.
Si criticava Veltroni per la sua presenza mediatica, devo dire che Alemanno se possibile fa anche peggio, visti i pessimi risultati di gestione cittadina.

Allora, cari romani, con questa situazione preparatevi ed armatevi con canoe e canotti. Ci aspettano ancora diversi anni con questo sindaco e questa giunta incapace.

lunedì 12 ottobre 2009

Il fascino discreto della... propaganda

L’imbarazzante e scomposta isteria di colui che purtroppo rimane il presidente del consiglio italiano, avrebbe meritato una decisa critica da parte delle istituzioni e dei media più rappresentativi. Diciamo che è la reazione che ti aspetteresti in una democrazia occidentale.
E invece… i brillanti editorialisti del Corsera (da giorni costretti al doppio lavoro) si stanno prodigando in una pregevole opera di mistificazione del senso della realtà per poi poter fare da megafono al vulnus della destra più servile di questo paese.
Così abbiamo la fortuna di leggere galli della loggia che spinge ancora in maniera disperata, la balla sulla presunta incoerenza della Corte Costituzionale (già smentito… ma tanto l’importante è buttarla lì, che qualcuno abbocca sempre, no?). Poi il buon vecchio mastino pierluigi battista, argomenta che Santoro e sentenza della Corte sono la riprova che in Italia non c’è regime e che “l’arrocamento” del centro-destra (ebbene si, la totale mancanza di senso dello stato e il palese vilipendio delle istituzioni è diventato un atteggiamento difensivo, “arrocamento”) è diretta conseguenza della presunta accusa di regime da parte della sinistra (ma dove? vi prego, ditemi qual è questa sinistra che chiama le cose per nome, che la prossima volta la voto!). Lo stesso de bortoli arriva a sostenere la favoletta della persecuzione giudiziaria nei confronti del “nano mafioso”, la più indecente e arrogante di tutte le menzogne berlusconiane. Senza poi citare i vari ostellino, panebianco (oh mio dio!), etc...

L’ignoranza e lo spirito di servilismo di un popolo incline per natura al culto del principe e all’asservimento possono fare pena.
Ma la palese e indicente opera di propaganda di quella che vorrebbe essere la voce autorevole del giornalismo italiano, non possono che provocare ribrezzo.
Si sorvola disperatamente sul delirio di uno squilibrato e dei suoi sottomessi, appoggiando in maniera subdola le più farneticanti teorie di imparzialità o di complotto, per dare la colpa di qualsiasi male al “antiberlusconismo”, senza mai far riferimento ai fatti (i fatti? Uff...).
Nell’urgente bisogno di fermare la follia, la corruzione, la devastazione culturale in cui versa il paese, non si può non tener conto di chi è diventato portavoce delle bugie e dei deliri di questo regime (sempre dietro la scusa del superiore interesse del paese), contribuendo in maniera determinante al clima culturale di destabilizzazione che invece, ipocriticamente, si dice di combattere.

venerdì 9 ottobre 2009

Riflessi incondizionati della destra

Ad inizio ‘900, lo scienziato Ivan Pavlov scoprì che poteva ingenerare artificialmente un riflesso incondizionato in un cane: associando la presentazione di un pezzo di carne ad un suono di campanello - dopo un certo numero di volte - il solo suono del campanello determinava la salivazione (la cosiddetta acquolina in bocca) nel cane.
Dopo anni di televisione e programmi “informativi”, dove qualsiasi pensiero critico o l'uso della ragione in genere viene associato alla parola comunismo, i cani del “nano mafioso di Arcore” appena vedono la faccia contrita del loro padrone, sanno che devono cominciare ad abbaiare e gridare: comunisti, comuniste, comunismo. Sia mai che qualche pecora si faccia tentare dall’idea di allontanarsi dal gregge.
Così, dalla sera del 7 ottobre, assistiamo a una sequela ininterrotta di programmi a ospite unico sui canali di Mediaservi e consociate (quelle che loro chiamano “servizio pubblico”). L’ordine è partito direttamente dal capo e i cani sono stati sciolti: Bonaiuti, Biondi, Gasparri sputano insulti e odio contro tutto le istituzioni, ripetendo continuamente lo stesso refrain: presidente di sinistra, corte di sinistra, costituzione di sinistra…
Nessun contraddittorio, nessuna richiesta d’argomentazione da parte dei “giornalisti”. Il loro compito è quello di tenere il microfono, mentre il cane di turno, guardando ben fisso in camera, possa vomitare ingiurie gratuite. Non importano le evidenti incoerenze… in questo mondo, il contraddittorio, sempre invocato dalla destra, non esiste.
Nel mentre i dati dell’ormai sconosciuto osservatorio di Pavia sono sconcertanti per una democrazia occidentale: più dell’80% dell’informazione politica televisiva è della maggioranza governativa. Forte di questo monopolio incontrastato, il capo (in preda ad un delirio inarrestabile) ha invocato una guerra civile: di nuovo, diffamazione e odio verranno alimentati attraverso giornali e televisioni. Contemporaneamente, di questa violenza verrà accusata la “sinistra” (che vuole dividere il paese!)… in un circolo vizioso che porterà chi dovrebbe fare opposizione, a moderare ulteriormente le sue posizioni. Pur di non macchiarsi dell’infamia di “antiberlusconismo”, l'opposizione arriverà al paradosso di cercare di legittimare Berlusconi nel suo ruolo di capo del governo.… quando da 15 anni, lui, e lui da solo, ha dimostrato di non essere (nè di poter diventare) adatto a governare.

ps. Nonostante l'interminabile opera di difesa della sua persona da parte di media e istituzioni, fatta sempre in nome del superiore "interesse del paese"...

giovedì 8 ottobre 2009

La legge Alfano viola gli articoli 3 e 138 della Costituzione della Repubblica Italiana


Nel delirio di insulti e farneticazioni scomposte, che sono seguite alla dichiarazione di incostituzionalità della Legge Alfano, il codazzo di servi e cortigiani vari, non è riuscito ad argomentare granchè per protestare contro la sentenza. Il massimo a cui si sono appellati (con poca fantasia) è la motivazione ufficiale di Napolitano per promulgare in tutta fretta la legge: la precedente sentenza della Corte Costituzionale sulla legge Schifani non indicava l'anomalia costituzionale di una immunità promulgata con legge ordinaria. Del resto era da giorni che si faceva perno su questo argomento, dalle colonne del
Corsera ai soliti salottini televisivi.
Come sempre si parla senza leggere o dimenticando qualche punto. Nella sentenza della Corte Costituzionale sulla legge Schifani si legge:

"
[...] il giudice remittente ravvisa innanzitutto una violazione del principio di eguaglianza di cui all’articolo 3 Costituzione e dell’articolo 112 della Costituzione.
Né va omesso di considerare che il principio di eguaglianza rientra tra i principi fondanti della Carta costituzionale, derogabile solo dalla stessa Costituzione o con modifiche costituzionali adottate ai sensi dell'art. 138 Cost., come risulta confermato dal fatto che tutte le prerogative riguardanti cariche o funzioni costituzionali sono regolate da fonti di tale rango"


Ossia, la Corte è stata pienamente coerente in entrambe le sentenze... semmai ha sbagliato Napolitano, che ha promulgato la legge utilizzando motivazioni infondate. Certo dispiace che si becchi ingiurie e insulti gratuiti... ma se ti metti a fare il garante dei mafiosi, non ti sorprendere se poi questi se la prendono con te quando non riscuotono il pattuito.

ps. Se poi vi capita di trovare in giro, ancora qualcuno che sostiene: "in altri paesi, esiste l'immunità... bla, bla, bla"; spiegategli che le uniche forme di immunità previste sono quelle per fatti legate allo svolgimento degli atti ufficiali e delle funzioni (governative, parlamentari, etc). Non esiste in nessun paese, l'immunità per fatti avvenuti prima o dopo il mandato, ne tantomeno per fatti avvenuti durante (se le accuse non sono collegate al ruolo governativo)
.
Anche l'immunità parlamentare che esisteva in italia prima del '92, non avrebbe salvato lo squilibrato dai suoi processi.