martedì 9 giugno 2009

Il progetto continua!

Franceschini ha retto e il PD non è imploso. Pareri unanimi di fronte ai risultati dell’elezioni europee del 2008. Grazie ad un esaltante risultato che vede perdere il 7% rispetto ad un anno fa, il PD avrebbe retto, ottenendo un “soddisfacente” 26% (le infauste prospettive della vigilia lo davano al 25%... ossia, erano realistiche)
Allo stesso tempo, non ci sarebbe stata la proclamazione berlusconiana: il PdL si sarebbe “fermato” al 35%.
Quindi il progetto del PD va avanti, sopravvive (sigh!) e continua. Qualcuno, vi prego, mi spieghi qual è questo progetto e quali sarebbero le sue prospettive… magari anche a lungo termine.
Berlusconi + alleati inseparabili della Lega 46% (senza menzionare MPA e varie)
Il PD autosufficiente al 26% coltiva l’ostinata volontà a negare qualsiasi alleanza… persino con Di Pietro (che in tanto gongola, dall’alto della presenza mediatica assicurata).
Incapace di prospettare una qualsiasi strategia o sintesi politica aldilà di quella di dover esistere per poter avere “qualcosa” in parlamento, naviga a più di 20 punti percentuali dal capo incontrastato. L’accozzaglia si è volutamente privata di qualsiasi identità politica e ha abbracciato il credo del “seguire l’andazzo” rinunciando a fare opposizione o anche semplicemente politica, continuando a asserire un cambio di stile: bisogna essere propositivi, più riformisti, non bisogna dire sempre no… insomma, la stessa melassa con cui si è rinunciato ad opporsi a Berlusconi lasciando il campo all’instaurazione del regime mediatico.
Non si capisce bene perché poi, quest’elezione dovrebbe costituire una battuta d’arresto per Berlusconi: stabile al governo, dopo un anno di crisi economica e scandali che avrebbero fatto sciogliere qualsiasi parlamento europeo… è forte di un consenso di voti puliti al 46%
Voglio capire, vorrei tanto capire, a che si deve questa serenità nell’accogliere il risultato, l’ulteriore conferma di posizioni ormai secolarizzate all’interno della società italiana che non prevede grandi ribaltamenti. Dove il voto “moderato” non esiste, mentre esiste eccome quello di una borghesia piccola, ignorante, qualunquista e ipocrita che non smetterà mai di privilegiare la retorica dell’odio e del disprezzo, farsi abbindolare dagli interessi di parte e coltivare la speranza della “spintarella” o “aiutino”, assolutamente incapace di ipotizzare una realtà diversa da quella televisiva.
Leggo e continuo a leggere nel tentativo di cercare una spiegazione, una sola motivazione che dovrebbe spingere a sostenere il PD… il vuoto
Qual è la sua funzione se non quella di eliminare ogni forma di opposizione? La straordinaria opera veltroniana, capace di svuotare e rendere totalmente asettica l’immagine del PD, ha avuto un successo incredibile: privo di connotazione politica, privato della possibilità di costruire un progetto politico chiaro, si dimena nel disperato tentativo di annullare o eliminare qualsiasi elemento che possa renderlo punto di riferimento di istanze politiche, sociali o economiche definite.
Quello che rimane, ricorda tanto la campagna antireferendaria della CEI per bloccare cambi alla legge sulla procreazione assistita: Io NON scelgo.

1 commento:

Aser.due ha detto...

L'unico elemento di ottimismo è che si temeva che Berluska se ne andasse al 45% da solo, sbarazzandosi della Lega e quindi libero di rivelare il regime e le sue conseguenze.

Come al solito si festeggia per non aver raggiunto il peggior scenario possibile, ma uno brutto come prima.