giovedì 13 novembre 2008

Leva il tuo blog o te lo leva Levi

Non sarà originale, me ne rendo conto, si tratta del resto di un argomento decisamente sulla cresta dell'onda sul web. D'altra parte nella nostra nuova veste collettiva, seppure totalmente priva di ambizioni se non quella del piacere personale di informarsi e discutere, con il nostro "veleno" ne siamo direttamente coinvolti e mi sembra giusto parlarne anche qui e magari partecipare a qualche iniziativa in merito.
Stiamo parlando naturalmente della famigerata proposta di legge Levi (P.d.L. 1269), che altro non è che la riproposizione dell'altrettanto famigerata proposta che fece scalpore un anno fa, ad opera dello stesso autore peraltro.
In sintesi si tratta di un disegno di legge che prevederebbe di equiparare i blog ai prodotti editoriali veri e propri, ivi incluso l'obbligo di iscrizione al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione). Le conseguenze dirette di una simile regolamentazione sarebbero devastanti per i blogger italiani (inutile menzionare il fatto che, come al solito, saremmo l'unico paese a trovarsi in questa situazione): ogni blog sarebbe soggetto alle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa; ogni blog che non si iscrive al ROC potrebbe essere denuciato per il reato di stampa clandestina. In poche parole l'unica voce ancora libera in Italia, il web, verrebbe imbavagliata e monitorizzata come tutte le altre.

Poche le reazioni "ufficiali" da parte dei politici. Solo Di Pietro, a mezzo del suo blog e di facebook si è indignato ed ha addirittura profetizzato la disobbedienza civile se dovesse passare il P.d.L., offrendo da subito assistenza legale a tutti i bloggers colpiti dal decreto, nel caso dovesse passare. Per il resto silenzio totale.

Ricardo Franco Levi è un deputato del Partito Democratico ed è membro della Commissione cultura alla Camera. Mi chiedo se il PD sia d'accordo con la sua proposta, ma soprattutto mi chiedo perchè non giunga una voce, un'opinione, un commento almeno dalla parte politica che siede dalla sua stessa parte del parlamento.

Intanto in questo ruolo condiviso di blogger che sto vestendo mi sento ancora più in dovere di partecipare ai movimenti di indignazione che sono partiti da parte di moltissimi. Tra i tanti ovviamente il più seguito è quello di Beppe Grillo, che ovviamente si è attivato immediatamente e quello di Di Pietro.
Tra i banner di "Che Veleno!" ho pubblicati due link che puntano ad altrettante petizioni online, una delle quali, petitiononline.com, ha superato le 14.000 firme. Cliccateci e firmate, mi raccomando.

Altri links:

1 commento:

Troncio ha detto...

Pare che sia stato ritirato dallo stesso Levi. Una buona notizia.