mercoledì 19 novembre 2008

Sanatoria e precariato

La Corte dei Conti è un covo di comunisti!!!

Poi ci vengono a raccontare che l'economia riparte solo se ripartono le imprese.

Anno 2003 governo Berlusconi. Gli evasori fiscali tirano un sospiro di sollievo quando nel governo si comincia a parlare di sanatoria. Passa il tempo e la sanatoria entra in vigore per recuperare almeno 26 miliardi di euro (pensate quanti sono i soldi che dovevano andare allo Stato!).
Dopo 5 anni la Corte dei Conti ci fa sapere che di questi 26 miliardi di euro mancano all'appello ancora 5,2 miliardi. Quindi ci sono evasori che hanno apporfittato della sanatoria e non hanno comunque versato soldi allo stato. E questo alla faccia di quelli che le tasse le pagano eccome.

La Corte dei conti però rilancia. E chiede che al governo due cose : primo, che si faccia carico di recuperare questi 5,2 miliardi e di ridarli a quelli che sono stati controllati e sono risultati in regola e che per questo hanno sostenuto delle spese; secondo, che si smetta di fare sanatorie che hanno l'effetto di aumentare il numero degli evasori e aumentare la cultura del pressapochismo tributario che genera lassismo e sicurezza che le tasse si possono tranquillamente tralasciare.Terzo, e questo è il punto più importante, ricordare al governo che «secondo il diritto comunitario, così come interpretato dalla Corte di Giustizia Europea, il condono Iva è illegittimo e non potrà più essere riproposto ma c'è da ritenere che alla stessa stregua sarebbero state giudicate anche le sanatorie relative alle altre imposte, se le stesse avessero avuto rilevanza per l'ordinamento comunitario».

Quindi oltre a non aver pagato le tasse, aver aderito alla sanatoria, si fanno burla anche di quella. Non tutti per carità. Ma 5,2 miliardi di euro.

Dopo 5 anni ecco ancora una volta lo stato che vuole Berlusconi. Niente tasse e sfruttamento del precariato. Le aziende non ce la fanno ad assumere ed hanno bisogno di fare contratti a progetto etc. etc.

Allora poi bisogna sentirsi dire che i sindacati sono quelli che frenano l'economia e difendono i fannulloni. Che il precariato in questa fase è necessario. Che le aziende sono in crisi e nella crisi bisogna tirare la cinghia.

Solite parole che creando lo stato di emergenza sul quale i nuovi padroni creano sfruttamento.

La dinamica è chiara: Non pagare le tasse, non pagare il lavoratore. Così si crea la disparità tra ricchi e poveri e così si distrugge la classe media.

Ecco lo Stato di Berlusconi, della Mafia (che in tutto questo ci sguazza), e infine della P2.

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