mercoledì 26 novembre 2008

Italiani brava gente


Perché non è vero? Un’affermazione universalmente riconosciuta! Da sempre gli italiani amano riconoscersi per il loro carattere umano. Del resto, Mussolini non era mica Hitler. Il fascismo, se non fosse stato per quel piccolo, forse evitabile errore delle leggi razziali…
Chissà come mai però, all’estero quest’immagine non trovi riscontro. Forse perché all’estero la retorica patria non ha molti mezzi per imporre il revisionismo storico ormai dominante.
Per esempio all’estero sanno dei crimini di guerra commessi dagli italiani durante il fascismo.
Alcuni sono (purtroppo!) trapelati anche qui: si conoscono, in maniera poco diffusa, le atrocità commesse in Africa, in Libia come in Etiopia, dove per la prima volta nella storia, vennero utilizzati gas asfissianti e aprite (e visto che c’erano lo fecero in quantità massiva: più di duemila quintali di bombe). Sotto ordine diretto di Mussolini, vennero sterminati e distrutti interi villaggi, prigionieri bruciati vivi, lasciati nel deserto senza cibo e acqua o lanciati dagli aerei e… furono bombardati accampamenti della Crosa Rossa.

Quello di cui non si parla mai sono le atrocità delle milizie italiane compiute nelle guerre di Grecia e Jugoslavia, dove per combattere la resistenza, vennero uccisi e torturati migliaia di civili.
Fra i primi episodi c’è l’eccidio di Domenikon, un piccolo paesino che aveva la colpa di essere vicino ad una zona dove i militari italiani avevano subito un attacco. Le milizie fasciste prima fecero radere al suoli il villaggio con bombe incendiare. Poi, racimolati i superstiti, fucilarono tutti gli abitanti maschi sopra i 14 anni. Per due giorni, i soldati continuarono ad assassinare per strada e per i campi tutti i pastori e contadini che si erano nascosti. Alla fine i corpi erano tanti che furono ammassati in fosse comuni. La barbara e vigliacca “strategia” di Domenikon divenne un modello. L’occupazione italiana significava rastrellamenti, fucilazioni, incendi, requisizione e distruzione di riserve alimentari. A Domenikon seguirono eccidi in Tessaglia e nella Grecia interna. Le sevizie e lo stupro di massa vennero applicate come forma di repressione. Paradossale che il comando nazista in Macedonia arrivò a protestare con gli italiani per le violenze contro i civili!
L'occupazione italiana della Grecia si caratterizzò per le prevaricazioni continue ai danni di innocenti. L'esercito italiano eseguiva confische, saccheggi, sequestri. Questi episodi vengono ben documentati nel documentario “La guerra sporca di Mussolini”, che in Italia non verrà mai trasmesso. Il film mostra abitanti di Atene morti di fame gettati come stracci agli angoli delle strade. I continui saccheggi, la creazione del mercato nero da parte dell’amministrazione italiana, provocarono una carestia tale che causò la morte di circa 300 mila greci fra fame e malattia. E poi la prostituzione: migliaia di donne prese per fame e reclutate in bordelli per soddisfare soldati e ufficiali italiani. Non sono esattamente la stesse immaggini di “Mediteranno”.

Sopra, civili trucidati dagli italiani in Jugoslavia

Qui sopra a sinistra, bambini vittima della carestia, ammassati in un ospedale di Atene nel '41

L’apice fu raggiunto nei campi di concentramento italiani in Jugoslavia, conosciuti anche come i “campi del Duce” , dove era stata ordinata da Mussolini la rappresaglia sugli ostaggi civili. A partire dal 1942 più di 70000 soldati furono impegnati a rastrellare il territorio sloveno a sud di Lubiana, dove vennero rasi al suolo centinaia di paesi, effettuati massacri indiscriminati di ostaggi e da dove vennero mandati in internamento circa 30.000 persone, in gran parte donne, vecchi e bambini. Il più grande era quello sull’isola di Arbe, dove vennero deportate 15.000 persone. I deportati venivano stipati in piccole, vecchie tende militari, non impermeabili, su paglia già usata, con una leggera coperta: il tutto pieno di pidocchi e cimici. 
Molti erano stati rastrellati mentre lavoravano nei campi in estate, erano semi nudi e non veniva dato loro nulla per coprirsi. Condizioni bestiali, in particolare per l'autunno e l'inverno: pioggia, neve e la bora gelida dell'isola.
Per la fame, il freddo, gli insetti, le malattie, la mortalità era elevatissima, in particolare per i bambini, le donne (alcune erano partorienti), vecchi (fino a 92 anni).
Morirono più di 13 mila sloveni, tra questi alcuni per le sevizie, alcuni torturati e bruciati vivi. Nonostante la documentazione esistente che testimonia un progetto chiaro di pulizia etnica da parte del regime fascista, questi luoghi ancora oggi non vengono riconosciuti per quello che furono: campi di sterminio. Non fu sterminio di massa, solo per l'incapacità organizzativa del regime fascista... ma la disorganizzazone alimentò la brutalità dei militari fascisti.
La BBC ha prodotto un documentario dal titolo, Fascist Legacy ("L'eredità del fascismo"), su questi crimini. Documentario comprato dalla RAI, che ovviamente si guarda bene dal trasmettere. La repressione delle milizie fasciste italiane nella guerriglia in Montenegro ed in altre regioni dei Balcani viene mostrata con precisa documentazione filmata di repertorio. Le immagini (video qui sotto) non sono consigliabili a tutti.
Nello strumentale e continuo gridare alle Foibe, di questi anni… bisogna partire da quello che è successo prima, in Slovenia. Ho sentito gente sostenere che le Foibe sono quel luogo dove i comunisti italiani hanno ucciso dei cittadini italiani! 

A fine guerra, la Commissione delle Nazioni Unite per i crimini di guerra ricevette una lista con più di 1.500 richieste d’estradizione per criminali di guerra italiani. Il governo italiano non consegnò mai nessun colpevole, e nessuno di questi subì un processo. Le ragioni di questo silenzio sono legate al particolare clima del dopoguerra e alla successiva divisione del mondo in blocchi.
Su questo “Olocausto rimosso”, esistono numerose pubblicazioni all’estero… ma praticamente il nulla nel nostro paese. Solo numerosi casi di censura e divieti di pubblicazione.
Così, mentre in Germania si costruiscono monumenti per non dimenticare l'orrore provocato, in Italia non abbiamo mai avuto la nostra necessaria Norimberga.
Ma a che sarebbe servita? Noi sappiamo di essere diversi, umani... brava gente. E in fondo... lui... alla fine... neanche le avrebbe voluto le leggi razziali. Non è così?

La guerra sporca di Mussolini:

Fascist Legacy - L'eredità del Fascismo:

1 commento:

Anonimo ha detto...

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