mercoledì 12 novembre 2008

Ma di che cosa parlate???

I successi dell’attuale governo sono inarrestabili. Quasi tutti dovuti all’azione personale del primo ministro, ovviamente. Come negare di fronte all’evidenza dei risultati? Cosa può inventarsi la sinistra di fronte a cotanta efficienza?
Prima si è riusciti a smantellare il piano di vendita di Alitalia a Air France, impostando la campagna elettorale con una improvvisa (e improvvisata) azione di forza per bloccare gli stranieri…. nonostante il totale silenzio su una vendita annunciata e prospettata da anni (anche con un asta).
Qual’erano le condizioni della truffa orchestrata ai danni del paese dai comunisti? Il regalo della compagnia di bandiera, che entrava a far parte del gruppo Air France – Klm, mantenendo il nome Alitalia, con marchio, logo e tutta la sua storia (quindi senza dover fallire, e dover ripitturare tutto trovandosi un nome nuovo, che fa concorrenza al Club Alpino Italiano). Il “regalo” sarebbe costato ad Air France 1.700 milioni di euro, 3-4% di azioni della nuova mega compagnia da regalare al Ministero del Tesoro Italiano, 700 milioni da investire nell'ammodernamento aerei.
Air France si accollava tutti i debiti dell’Alitalia così com’era e chiedeva un numero totale di esuberi di 2150 persone. A supporto un piano di rilancio, con destinazioni diverse per Malpensa e Fiumicino.
E Padoa Schioppa avrebbe voluto ingannare così impunemente il popolo italiano? Giammai! Via l’invasore!
Nel mentre, il passaggio di consegne ha comportato l’ennesimo prestito ponte di 300 milioni di euro. Soldi cacciati dallo stato italiano, soldi a carico nostro. 300 milioni per… ritardare.
Dopo diversi mesi e numerose smentite da parte dei coinvolti (stavano trattando sui favori da ricevere), la cordata si è finalmente materializzata nei panni di… Ligresti, Gavio, Tronchetti Provera, Benetton (che ha già le autostrade e gli aeroporti)… uno stuolo di pregiudicati e indagati per reati finanziari, insomma. Poi c’è uno che di aerei ne capisce, Carlo Toto, che una compagnia l’ha già, è piena di debiti (mezzo miliardo d’euro) e voleva comprare l’Alitalia già ai tempi dell’asta. La sua linea era: si, lo so che non ho i soldi ne la capacità industriale per risollevare Alitalia, ma sono italiano e la dovete dare a me. La tentazione era forte.
Tant’è che Berlusconi, dopo aver fatto eleggere il nipote di Toto nelle file della PdL, aver racimolato la crema dell’industria italiana indagata nei tribunali italiani e non, ha elaborato un sofisticato stratagemma. Si creano due nuove compagnie, dalla fusione di Alitalia e Air One: a una vanno tutti i debiti, all’altra, quella pulita, vera, vanno tutte le strutture, gli aerei e i benefit.
La compagnia ad essere venduta… è quella pulita dai debiti. L’altra, il cerino, rimane a carico dello stato. Insomma i debiti vengono accollati a... NOI!. A quanto ammontano? Impossibile definirlo ora, visto che aumentano ogni giorno… siamo sicuramente sopra ai 3 miliardi di euro (compresa Air One). 3 Miliardi che ora dovremo pagare noi, per rimborsare tutti i creditori… dov’è l’affare?
Alle isole Caiman e in altri paradisi fiscali hanno commentato: ma davvero si possono fare queste porcate in italia? Loro si che stanno avanti, dovremmo aggiornarci!
E gli esuberi? Quelli previsti sono passati prima a 7.000 e ora supereranno gli 11.000, su un totale di 22.000 dipendenti.
Quando si criticava la vendita ad Air France, si poneva lo spauracchio del fallimento: o così, o si portano i libri i tribunale. Ti dici che almeno così, avranno finito di lucrare e utilizzare l’impresa di stato. Al solito vengono sottovalutati!
Dei 16 furbetti messi insieme per costituire la nuova compagnia, non c’è nessuno che abbia le conoscenze adeguate o esperienza per occuparsi di una impresa di voli. Però costituiscono una fitta trama di conflitti d’interessi intrecciati con banche e governo stesso: miliardi e miliardi di euro che le banche volevano assicurarsi che in qualche modo rientrassero… a spese nostre, ovvio.
Si dice che l’accordo preveda che non possano vendere la compagnia per 5 anni. Nel frattempo lo dicono chiaramente che si sta cercando la compagnia straniera che dovrà prelevare… questa nuova cosa. Senza debiti, senza più sindacati, con pochi lavoratori e senza il marchio Alitalia. Report ha mostrato che da nessuna parte è stato scritto che non venderanno la compagnia per 5 anni come invece promesso.
Però, noi sappiamo perfettamente a chi si deve questa situazione: ai piloti e ai sindacati, ovvio!
I dipendenti della propaganda governativa (a spese nostre… anche loro) sputano ogni giorno contro lo spauracchio di turno. Al solito non importano le contraddizioni, non importa argomentare, né tantomeno motivare: la massa è stata addomesticata a dovere nel mentre, e risponde subito ai richiami del padrone. Lì senti lì pronti a sbraitare al supermercato, alla fermata dell’autobus o al bar, che lanciano insulti contro le maestre, che non fanno nulla e sono strapagate, contro i sindacati, che sono la rovina di questo paese, contro i piloti, che protestano contro i loro stessi interessi… perché… perché sono matti, si sa. Non importa ascoltare, argomentare, loro sanno come funzionano le cose, e poi via a invocare la polizia. Contro gli immigrati, contro gli studenti, contro i piloti.
Mentre il giornalino presenta “sondaggi” dove il 60% degli italiani farebbe manganellare i dipendenti dell’Alitalia, mentre Mediaservi continua le sue azioni d’appoggio allo squadrismo, tutto tace sull’incompetenza di chi governa. Tanto ci sono i suoi cani a difenderlo… continuate ad abbaiare.

3 commenti:

@simov ha detto...

Proprio stasera, prima che leggessi questo post, ero al telefono con mia madre, e si parlava del mio rientro a Roma da Barcellona dove mi trovo. Avendo il volo Alitalia si parlava del rischio cancellazione, quando ad un certo punto lei, lapidaria: "bisognerebbe proprio mandarli tutti a casa questi!". Il perfetto stile qualunquista italiano. Me la sono mangiata e mi ci sono anche sentito in colpa, perchè l'ho trattata davvero male, ma tant'è: la gente "comune" sà soltanto quello che si vuole far sapere. Col senno di poi non credo che anche essendo mia madre non faccia male a tentare di aprirle la prospettiva...di certo meglio così che il silenzio.
Leggendo poi il post mi ha colto il deja vù per la conversazione avuta poche ore prima...triste avere un campione dell'indottrinamento di regime/mediatico in casa..anche se da una parte si potrebbe anche definire istruttivo.
Continuo a tentare di aprire gli occhi a miei genitori, stay tuned!

Massi ha detto...

Una cosa che mi da rabbia poi, è l'atteggiamento del PD! Ma cazzo, di fronte a uno scempio di queste proporzioni... potresti chiedere le dimissioni! Sarebbe sufficiente dire: era questa la soluzione per cui avete fermato la vendita ad Alitalia? 3 miliardi di debiti e una manica di incompetenti senza piano di sviluppo? Invece di licenziare 2000 persone, ne cacciamo 11000? Niente!
Nonostante l'evidenza dei numeri, nonostante l'abisso di prospettive fra quello che erano riusciti a tirare fuori loro e questo scandalo... silenzio.
L'unico vero obiettivo, l'unica strategia seguita in maniera coerente fin'ora, è quella di cancellare Prodi e la memoria di quel periodo.

Aser.due ha detto...

Ciccio sarebbe come mettere padri contro figli, nel vero senso della parola. (La saga dei Colannino)

Il PD deve costruire i suoi legami di potere, in questo momento sbilanciati a favore del PDL.
Non può fare torto a quelli che sono anche suoi amici (e che il Berlusca gli sta togliendo abilmente con 'sta storia della CAI).

E' anche più preoccupante il fatto che con Alitalia si vuole imporre un nuovo modello di contrattazione sindacale e di contratti collettivi, basati sul ricatto, lo scarico sui dipendenti dei costi e del rischio, a favore della aspeculazione. (perchè fra 5 anni il partner aereo straniero che entrerà in CAI se la prenderà per due spicci lasciando ai coraggiosi difensori dell'italianità soldi che dovrebbero essere pubblici).

Ma si sa che è molto più facile prendersela con quei privilegiati dei piloti che stanno facendo casino per continuarera guadagnare milioni.