martedì 28 ottobre 2008

Lo Stato sociale

I primi elementi di come uno stato sociale dovrebbe funzionare sono basati sul pagare le tasse e nello stesso tempo avere i servizi.

Più precisamente pagare tutti le tasse, che quindi saranno più basse, e avere servizi funzionanti.

Dall'altra parte, chi combatte lo Stato Sociale, quindi le destre in genere, vedono un modello tutto commerciale, tutto economico, e cioè meno tasse, cioè quasi zero, nessun servizio e libertà di chiunque di andare a pagamento per avere qualsiasi servizio.

Questa è stata fino ad oggi la battaglia seria e reale che si è cercata di combattere.

Oggi invece abbiamo un governo che non abbassa le tasse e opera tagli per i più importanti servizi sociali e di cultura che fanno di un paese qualsiasi un paese civile ed avanzato. Qui siamo andati oltre. E' superato anche il vecchio schematismo dello stato sociale e del suo modello antagonista. Le promesse elettorali di abbassare le tasse potevano essere giustificate solo da una enorme riduzione della spesa pubblica. Solo che,alcuni di noi meno navigati,pensavano che prima si sarebbero abbassate le tasse, per poi operare i tagli a tutto l'apparato statale. Qui invece prima si taglia sull'istruzione, sulla lotta alla violenza contro le donne, ai quotidiani che sopravvivono grazie al finanziamento pubblico, tagli ai ministeri, alle 800.00 pensioni sociali tagliate etc. etc.

La domanda che pongo è questa. MA LA TANTO DECLAMATA RIDUZIONE DELLE TASSE? Non si è fatta campagna elettorale sui tagli alla scuola ma sull'abbassamento delle tasse. Ma questo nemmeno arriva. Allora uno si domanda...che modello sociale vuole proporre questa destra? Il modello liberista dove ogni cosa si paga tranne le tasse? No non è questo il modello sociale. Il modello sociale non esiste. Esiste il modello Berlusoni. Ogni singola riforma messa in campo da questo governo porta legna al fuoco del capo del governo. Anche sulla scuola, si. Non è un mistero che una delle più pubblicizzate azienza che costruiscono diplomi e lauree sia di proprietà di Berlusconi. Di questo passo, probabimente, privatizzerà pure la magistratura così potrà scegliersi il giudice pagando.

3 commenti:

Fab ha detto...

Il problema è che l'italiano medio una riflessione cosi non la fa proprio.
Non voglio sottovalutare le capacità mentali di nessuno (forse) ma a noi ci piacciono le tette, i culi, la Perego e la Gregoraci.
Che ci frega a noi di pensare che la scuola diventa un parcheggio sterile, e l'università un azienda privata?
Invace di provare a cambiare le cose CRITICHIAMO tutto e tutti (eh la sanita fa schifo, eh le poste fanno schifo, eh le ferrovie fanno schifo...) senza renderci conto che ABBIAMO L'OBBLIGO CIVICO E MORALE DI STRAVOLGERE QUESTO SISTEMA DI CLIENTELISMI E SOTTERFUGI A FAVORE DI UNO STATO CHE GARANTISCA UNA VITA DIGNITOSA A TUTTI COLORO CHE COLLABORANO IN ESSO.

Ma che vuol dire "pagare meno tasse", anche una zebra capirebbe che MENO TASSE = MENO SERVIZI, o siamo cosi idioti da non rendercene conto?...
...
...
...
...
***aprile 2008***
PDL Totale Coalizione 17.064.314 46,812 %
PD Totale Coalizione 13.686.501 37,546 %

(fonte: sito web Ministero dell'Interno)

Massi ha detto...

Ma guarda che lo stato sociale esiste ancora! Anzi, è stato incrementato, per venire in aiuto di banche, fondi azionari e immobiliari. La spesa pubblica non era mai arrivata a questi livelli. Non ci si può proprio lamentare direi

Troncio ha detto...

Bè massi io più che stato sociale lo chiamrei parare il culo agli amici...Lo stato che si fa carico dei debiti delle azienze non lo chiamerei mica tanto stato sociale...